Presentazione
Sin dalle prime teorizzazioni circa il legame di attaccamento madre-bambino, l’interesse scientifico si rivolse all’individuazione delle variabili coinvolte nello sviluppo di un pattern di attaccamento sicuro. Tra di esse si nota la cosiddetta “sensibilità materna” (Ainsworth, 1979), intesa come la capacità di riconoscere, interpretare, rispondere in modo adeguato e tempestivo alle richieste del bambino. Sebbene furono individuati i livelli e le differenze individuali, relativi a questa particolare capacità materna, non ne fu subito chiara l’origine. A partire dalle ipotesi avanzate da alcuni autori (Deutsch, 1945; Bibring, 1959; Benedek, 1959; Pines, 1972; Ammaniti et al., 1995), l’attenzione venne rivolta alle dinamiche psicosomatiche della gestazione e, in particolare, all’insieme di atteggiamenti, pensieri, fantasie, emozioni e sentimenti, che le future mamme maturano nei confronti del bambino. Tale investimento affettivo, infatti, consentirebbe l’ingresso in quel particolare stato di “preoccupazione materna” (Winnicott, 1975), funzionale alla successiva “sintonizzazione affettiva” (Stern, 1958) con il bambino. Gli studi sull’“attaccamento materno-fetale” (Cranley, 1981) e le indagini scientifiche sulla vita intrauterina mostrarono un feto attivo, sensibile, con capacità motorie, comportamentali e percettive, che gli consentono di rispondere agli stimoli provenienti dalla madre e dall’ambiente, già a partire dal secondo trimestre di gravidanza (14° settimana).
Una simile visione ha condotto alla formulazione di un’ipotesi, secondo la quale si verifica una co-regolazione fisiologica, emotiva e comportamentale, reciproca tra la futura madre e il bambino. Durante l’interazione prenatale, la gestante inizia a conoscere il proprio bambino, sforzandosi di riconoscerne i movimenti e attribuendogli un significato. Questo primissimo dialogo, fatto di carezze e tocchi di risposta, costituisce una prima “danza” (Stern, 1987) di turni, che caratterizzerà l’interazione postnatale.
Obiettivi
L’incontro vuole introdurre allo studio delle dinamiche somatopsichiche della gestazione e del legame di attaccamento prenatale. Verranno presentati i principali contributi relativi all’interazione intrauterina e, in particolare, alla comunicazione propriocettivo-motoria (percezione dei movimenti fetali).
L’obiettivo è quello di offrire una trattazione preliminare, circa il processo di sviluppo del comportamento di cura sensibile materno, a partire dall’analisi dell’investimento affettivo in gravidanza. Si precisa che, sebbene i processi sopracitati coinvolgano anche il futuro padre, qui si farà particolare riferimento alle dinamiche gestazionali materne.
Destinatari
Il webinar è destinato a Psicologi in formazione o già professionisti, Counselor in formazione o già professionisti, Medici, Educatori e a quanti vogliano approfondire l’argomento. 1 CREDITO CNCP.
Metodologia
Il corso di formazione viene erogato secondo una modalità webinar registrato.
Docente
Carla de Filippis
Laureanda in Psicologia dello sviluppo e dell’educazione, presso l’Università Pontificia Salesiana di Roma.
Attestati
Al termine del Webinar verrà inviato l’attestato di partecipazione, tramite posta elettronica.
Iscrizioni
La quota di iscrizione è di 20,00 euro (esenti campo iva).
Per effettuare l’iscrizione a questo Webinar compilate il form sottostante o contattate la segreteria ai seguenti contatti: info@sipea.eu o dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13,30 allo 064465977
E’ possibile effettuare il pagamento attraverso bonifico. Di seguito i dati:
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